Il contributo di Daniele Furlan si occupa delle campagne militari condotte dal re assiro Adad-Nerari II tra il 901 e l’893 a.C. nel Nord della Mesopotamia tra Tigri ed Eufrate. Queste spedizioni, narrate negli annali del sovrano, portarono alla conquista di un vasto territorio segnando l’inizio di un’epoca caratterizzata da una forte espansione militare assira (cartina).

Le imprese belliche di Adad-Nerari II sono in genere considerate come un programma politico volto a colonizzare delle regioni occupate in precedenza da tribù nomadi aramee. Ma l’autore non è d’accordo.

Le liste dei bottini di guerra fornite dalle iscrizioni citano infatti e soprattutto cereali e animali da lavoro, rievocando con enfasi l’abilità  del sovrano nel procurar cibo per il suo popolo. Il fatto va spiegato con le ricorrenti carestie, già narrate negli annali del suo predecessore, che colpirono parte della Mesopotamia tra il 12. e il 10. sec. a.C. e la cui causa è da ricercare nelle scarse precipitazioni di quel periodo.

Il calo di produzione non colpì tuttavia la regione dalla Mesopotamia del Nord, bagnata da numerosi corsi d’acqua e caratterizzata da un clima più umido rispetto all’Assiria e quindi regione ideale per guerre di bottino e non di conquista.