Conclude la Rivista il dossier di Antonio Corso a celebrazione dell’importanza di Vitruvio nei secoli per la storia dell’architettura. L’autore ripercorre la vita e l’opera del famoso scrittore ed architetto coevo di Cesare e Augusto. Un breve excursus a proposito degli antecendenti dell’opera vitruviana precede l’esposizione del contenuto dei dieci libri del famoso De architectura, corredati da commenti sulle norme vitruviane.

Ai suoi tempi Vitruvio non godette del successo che riscosse soprattutto nei decenni e secoli successivi alla sua scomparsa. Le sue opere architettoniche furono ritenute esemplari fino alla fine del I sec. d.C. ed il De architectura acquisì sempre più importanza durante l’epoca imperiale rimanendo un punto di riferimento nella trattatistica di temi architettonici. Amato anche nel Medioevo, lo scritto raggiunse l’apogeo durante il Rinascimento, quando divenne il trattato fondamentale d’architettura teorica e pratica, inaugurando così la concezione classicista dell’architettura.