Author: Carotta, Francesco
Year: 2016 XLV
Pages: 129-180
Title: Il Cesare incognito - Sulla postura del ritratto tuscolano di Giulio Cesare
Content:

Francesco Carotta propone una nuova interpretazione del celebre ritratto tuscolano di Giulio Cesare in base a nuove metodologie, cioè alla ricostruzione tecnica della sua posizione originaria che, in passato, è stata all'origine di numerose ipotesi fantasiose.

Le ricerche sono sempre state difficili perché non si conosce il contesto esatto in cui fu trovata  la testa del dittatore, vista l’assenza di documenti relativi agli scavi condotti a Tuscolo nella prima metà dell’Ottocento. Inoltre, non sono noti altri frammenti della statua alla quale il ritratto originariamente doveva appartenere.

Dopo un’analisi di anomalie tecniche del cranio e della capigliatura, che suggeriscono la posizione originaria della testa, l'autore aggiunge al confronto anche un denario di Lucius Aemilius Buca recante la raffigurazione di un uomo giacente accanto a due dee stanti – monete emesse con ogni probabilità nel periodo immediatamente successivo alla morte del condottiero.

La conclusione è inevitabile: la testa di Tuscolo è relativa ad una statua in posizione reclinata. Questa, secondo l’ingegnosa ricostruzione del Carotta,  avrebbe fatto parte di un gruppo scultoreo forse commissionato da Cesare in vista di un suo postumo mausoleo. Cesare si faceva raffigurare come semidio, disteso sul feretro e, in analogia all’eroe troiano Memnone, mentre veniva irrorato dalle lacrime di Aurora che arriva al centro, alata e con la fiaccola, e viene risvegliato dalla Luna (con velo e falce lunare sulla testa) che lo rende immortale come l’amato Endimione.

Il gruppo scultoreo originario suggeriva dunque la risurrezione di Cesare dopo la sua morte, sotto l’egida di Venere raffigurata al diritto, e il proseguire perenne del suo lungimirante operato.

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