Author: Gennari, Alain - Rossini, Fabrizio
Year: 2017 XLVI
Pages: 155-174
Title: La monetazione di Astolfo per Ravenna: un tremisse e un follis inediti
Content:

Fabrizio Rossini, coadiuvato da Alain Gennari, apre la sezione medievale della Rivista con le emissioni della zecca di Ravenna nel periodo della dominazione di Astolfo, re dei Longobardi, e sulla base di due pezzi inediti. 

Queste emissioni mostrano evidenti similitudini con i pezzi emessi nel periodo precedente la conquista della città, diversamente dai coni dello stesso monarca provenienti da altre zecche del regno longobardo. Astolfo non solo fece battere a Ravenna monete dello stesso tipo di quelle prodotte sotto Bisanzio – cioé solidi, tremissi e follis – ma fece anche in modo di mantenere la simbologia vigente. Le innovazioni furono introdotte solo nella fattura più naturalistica del ritratto del re e nell’impiego del monogramma di Astolfo: una “A” sormontata dalla croce.

Altri elementi di continuità tra le ultime emissioni della zecca ravennate a nome di Costantino V e le prime monete fatte coniare dal re longobardo sono infine riscontrabili nelle lettere indicanti l’anno indizionale al quale risalgono i singoli coni. Il sistema di datazione adottato da Astolfo segue del tutto quello già in vigore in precedenza.

Questa generale fedeltà delle emissioni ravennati di Astolfo viene interpretata come parte di una politica volta a ribadire la propria sovranità su tutto il territorio dell’esarcato d’Italia, attuata appropriandosi della stessa simbologia di potere bizantina. Astolfo si propone non come conquistatore ma come monarca legittimo, subentrato a un imperatore ormai lontano dall’Italia e non più in grado di mantenerne il controllo.

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