Author: Lopez Sanchez, Fernando
Year: 2007 XXXVI
Pages: 309
Title: La serpiente androcefala y la dependencia de Ravena con respecto a los Visigodos (425-465 d.C.)
Content:

Segue un contributo di numismatica tardo-antica di Fernando Lopez Sanchez, dedicato ad un motivo iconografico speciale che compare sui rovesci dei solidi del V sec. d.C., il serpente a testa umana schiacciato dall’imperatore stante (al meglio figg. 7-8). Il tipo, conosciuto in Occidente ma non nella parte orientale dell’impero, compare la prima volta a Ravenna nel 425 d.C. e fu precedentemente interpretato come la vittoria del bene sul male, oppure, storicamente parlando, della vittoria romana su popoli barbari, in particolare sugli Unni e sui Vandali. In un’analisi minuziosa l’autore rigetta queste interpretazioni astoriche (gli Unni, per esempio, furono sconfitti solo 40 anni dopo l’apparizione del motivo!) e propone invece il riferimento a pericoli interni in Italia, quali i tentativi di usurpazione del potere, a cui l’imperatore aveva fatto fronte con successo. Nell’ambito della monetazione romana il motivo ha tradizione e, già in precedenza, anche Cesare ne aveva fatto ricorso per riferirsi non a nemici esterni, ma a quelli interni, in particolare il senato che gli era ostile. Il motivo va letto dunque in chiave salvifica per la patria romana, liberata da quei “serpenti” che la minacciano da dentro. <br>Sui solidi di V secolo il serpente androcefalo schiacciato fu adottato da Valentiniano per indicare la sua possessione del trono d’Occidente, un controllo ormai difficile che necessitava alleati fedeli. A partire dal 425 d.C. questi alleati fedelissimi furono i Goti, in particolare i Visigoti di Tolosa, a cui la famiglia imperiale si legò strettamente per poter continuare a regnare.

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