Author: Zavattoni, Guido
Year: 2017 XLVI
Pages: 225-242
Title: Pesare le monete tra il XII e il XVI secolo: divieto, tolleranza, obbligo
Content:

Guido Zavattoni si occupa della pesatura delle monete, in particolare di quelle auree. Col rifiorire dell’economia in Occidente nei primi secoli del secondo millennio si assiste a una vivace ripresa delle coniazioni auree in tutta Europa. Tuttavia, l’aumento della circolazione monetaria che ne seguì, fu accompagnato in tutto il continente da fenomeni fraudolenti, quali la falsificazione, l’impiego di leghe meno pregiate e la traboccatura (tecnica consistente nell’asportare quantità minime di metallo dalla moneta al fine di trarne un vantaggio economico).

Si resero così necessarie politiche di contrasto. Le scelte che seguirono, però, miravano soprattutto a contrastare le frodi perpetrate dai privati, dato che le stesse autorità non di rado erano solite emettere valuta di peso e lega fuori dalla norma.

L’autore ripercorre le singole misure adottate dai principali stati europei tra il XII e il XVI secolo, mettendo in risalto la varietà di regolamenti profusi e il loro stretto legame con le politiche monetarie, talvolta truffaldine, attuate dai regnanti stessi. Così, mentre in alcuni casi si procedette subito con l’istituzione di uffici per il controllo delle monete in circolazione, in altri stati la pesatura delle monete coniate fu addirittura in un primo momento vietata al fine di celarne agli utilizzatori la scarsa qualità, che tuttavia veniva legalizzata col tempo.

Ne esce un quadro in bilico tra l’elaborazione di norme di controllo, dettate anche dalla necessità garanzie mercantili di fronte alla crescente varietà di monete auree circolanti in Europa, e tra le politiche monetarie degli stati stessi che cercavano di imporsi attraverso l’emissione di moneta pregiata.

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