Catharine Lorber apre i contributi numismatici di quest'anno.

Nel suo periodo d'autonomia durante l'epoca ellenistica la città fenicia di Tiro emise monete d'oro atipiche e di nominale tolemaico, i cosiddetti mnaieia. Il diritto dei conii mostra la Tyche della città, il rovescio due cornucopie legate da un diadema reale.

Una nuova interpretazione delle contromarche data queste emissioni agli anni 103 e 101 a.C.  Alla fine del 2. secolo il regno tolemaico aveva ormai cessato la produzione di questi nominali in oro e Tiro, dal canto suo, possedeva una monetazione autonoma consistente solo di emissioni d'argento e bronzo e, quindi, usò il modello degli aurei tolemaici.

Il contributo ricerca anche le ragioni politiche di queste emissioni nella complessa situazione dei regni ellenistici di Seleucidi, Tolemei e Asmonei per ascriverle infine ad alleanze createsi durante la cosiddetta “guerra degli scettri” tra Tiro e i Tolemei d'Alessandria, in particolare con Cleopatra III: il diritto delle monete d'oro ricorderebbe così il loro carattere civico, il simbolo tolemaico delle cornucopie, invece, l'alleanza con il potere.