Author: Corso, Antonio
Year: 2008 XXXVII
Pages: 83
Title: The Impact of the Peace of Antalcidas on Late Classical Visual Arts
Content:

Antonio Corso analizza l’impatto persiano sull’arte greca tardoclassica. Malgrado le pesanti sconfitte subite a Maratona e Salamina i Persiani diventano nel 5. sec. la principale potenza antagonista del mondo greco che, attraverso una serie di alleanze, controllano da vicino in particolare dalla sponda microasiatica dell’Egeo. A seguito della perenne discordia fra le città greche e in particolare dell’alleanza tra Sparta e la Persia nel 412 a.C., questa influenza economica e politica si fa sempre più pesante finchè la pace di Antalcida del 387 a.C. sigilla de facto il potere persiano sulle città greche d’Asia minore e sulle isole antistanti dell’Egeo. D’ora in avanti sono i satrapi d’Asia Minore a costruire nuove città e a finanziare monumenti – nei territori occupati ma anche nella Grecia continentale – secondo un programma edilizio al quale partecipano eminenti artisti e scultori greci quali Scopa e Prassitele. In un’analisi finora trascurata dalla critica, lo studio di Antonio Corso ci fa ripercorrere le tappe salienti dell’influenza persiana sulle arti figurative greche: in architettura è la rinascita dell’ordine ionico e del sistema ippodamico nonchè il nuovo gigantismo dei monumenti funerari come il famoso Mausoleo di Alicarnasso; nel campo della scultura e anche qui in relazione al nuovo primato della Ionia è la nuova supremazia del marmo sul bronzo, legata tra l’altro anche allo sviluppo della policromia. Inoltre, su impulso orientale, vengono sviluppate nuove iconografie, le più significative delle quali sono di certo l’Afrodite nuda di Cnido e l’Apollo sauroktonos, entrambe opere di Prassitele. La rinascita di queste correnti ioniche ed edonistiche legate al sentire delle corti persiane vedrà la sua fine solo con l’ascesa dei Macedoni nella seconda metà del secolo, quando verranno rivalutate in maniera propagandistica quelle correnti artistiche doriche e peloponnesiache che esaltavano l’altletismo dei loro protagonisti.

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