Segue il contributo della nostra cara amica Carmen Biucchi, scritto a doppia penna con Arnold-Peter Weiss e dedicato ad una moneta di qualità artistica straordinaria, una tetradracma con il dio fluviale Alpheios emessa da Gelone di Siracusa agli inizi del V sec. a.C. (tav. I fig. 1 e ingrandimento). Sembra impossibile che la monetazione di Siracusa, così abbondante e ben studiata in particolare dal Boehringer sotto i suoi aspetti artistici e cronologici, possa ancora offrire un tale gioiello. La moneta, trasferita dall’Europa agli Stati Uniti in collezioni private, era così incrostata da passare inosservata agli studiosi. In realtà, l’iscrizione “SURA” in lettere greche sul rovescio la identifica chiaramente come emissione siracusana. In revisione critica degli studi precedenti, Carmen Biucchi analizza la moneta nei sui dettagli della cronologia e dell’etnico abbreviato dell’iscrizione (SURA invece del più antico SYRAKOSION). L’iconografia è poco conosciuta, ma trova dei confronti su certe monetazioni greche della Sicilia e dell’Italia Meridionale. Sul diritto c’è una testa barbata e cornuta, molto realistica, che l’autrice identifica con il dio fluviale Alpheios, il fiume dell’Elide che secondo il mito si unì alla ninfa Arethusa sull’isoletta di Ortigia. Si tratta dunque di una voluta indicazione geografica legata alla fondazione di Siracusa e di un chiaro riferimento alla prosperità della regione. Il rovescio raddoppia il simbolismo della fertilità con la rappresentazione di due granelli di orzo che, con ogni probabilità, indicano anche il valore di due didracme della moneta stessa. <br>Concludono il contributo l’analisi stilistica e cronologica, condotta questa con lodevolissima nonché sorprendente autocritica. La moneta viene assegnata alla prima emissione di Gelone subito dopo la sua ascesa al potere nel 485 a.C.